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I dati dell’ENEA che emergono dal report sull’andamento del Super Ecobonus indicano una crescita delle registrazioni nei primi mesi del 2022: il tema delle asseverazioni è quanto di più attuale per tutti gli intermediari, dal momento che la normativa presenta nuovi orizzonti e, conseguentemente, solleva nuovi dubbi.

In questo articolo, gli esperti di Plurima aiutano a fare chiarezza. Continua la lettura per ottenere le informazioni salienti e sapere quali domande fare per offrire al cliente la giusta consulenza commerciale.

Asseverazioni: cosa sono e perché interessano gli intermediari

Il nostro glossario oggi è dedicato all’approfondimento sulle asseverazioni: iniziamo proprio da una definizione per comprendere cosa sono e qual è l’interesse per gli intermediari.
Ci troviamo nell’ambito degli interventi di adeguamento energetico e sismico. Le asseverazioni sono documenti tecnici che solo alcuni professionisti abilitati possono rilasciare per legge. Geometri, architetti e ingegneri, dunque, attestano tramite una dichiarazione la conformità dei requisiti tecnici del progetto necessari per usufruire dei vantaggi del Superbonus 110% o di altri bonus edilizi.
Ciò comporta che ogni tecnico abilitato è tenuto a stipulare una polizza professionale, un’assicurazione specifica per ciascun intervento per cui si fa richiesta di agevolazione e per cui viene richiesta un’asseverazione.
Le asseverazioni erano già previste e menzionate nelle polizze R.C. Professionali Tecniche ma, a seguito del D.L. 34/2020, le compagnie assicurative hanno scelto di formulare delle polizze ad hoc per questa tipologia di lavori in ambito Superbonus 110%.

A fronte di questo cambiamento, le compagnie assicurative si sono spaccate, come mai fino ad ora, optando ognuna per una scelta assicurativa diversa: tale diversificazione si è resa sempre più evidente a seguito delle modifiche al D.L. 34 2020 (Decreto Antifrode e Decreto Antifrode bis).
Dapprima solo i tecnici che dovevano rilasciare asseverazioni per lavori in ambito di Superbonus 110% avevano obbligo di stipula della polizza, ma con il Decreto Antifrode anche i lavori che forniscono un credito d’imposta minore al 110 % (50 – 65 – 90) prevedono obbligo in capo ai tecnici di avere una polizza assicurativa.
Al momento le compagnie danno (a seconda della loro policy) la possibilità di stipulare una polizza R.C. Professionale Asseveratore volgarmente detta “Multi consumo” oppure polizze single project; alcune offrono una copertura per il 110% mentre altre anche per i bonus minori, alcune prevedono una garanzia postuma di 5 anni, mentre altre di 10 anni. Le conseguenze? Una molteplicità di offerte discordanti e spesso fonte di confusione.

Asseverazioni: chiarezza sui dubbi degli intermediari

Le varie modifiche e novità su questo tipo di polizze, come abbiamo detto, hanno generato dubbi e confusione. Stando agli ultimi dati forniti da ENEA, il numero delle asseverazioni è passato dalle 139 mila € di fine marzo 2022 a più di 155 mila € di aprile dello stesso anno. Si stimano più di 16 mila nuovi cantieri: questi numeri aiutano a comprendere l’importanza delle corrette informazioni in merito alle asseverazioni e, dunque, alla consulenza adeguata che un intermediario può offrire ai propri clienti.
Entrano in azione gli esperti di Plurima che, vista la situazione normativa complessa, hanno voluto condividere le risposte alle domande più frequenti degli intermediari. Vediamo insieme quali sono:

  1. Qual’è la differenza tra una polizza single project e una polizza multi consumo?
    Le polizze “Multi consumo” danno la possibilità al tecnico di stipulare una polizza che copre più progetti: in questo caso alcune compagnie chiedono che siano singolarmente specificati e rilasciano un’appendice per ciascuno, mentre altre non richiedono neanche che i progetti vengano menzionati all’interno del documento di polizza. Le polizze single project coprono il progetto specifico e nella scheda di polizza e in fase assuntiva è richiesta l’ubicazione del rischio. Alcune compagnie rilasciano le polizze single project solo per lavori relativi al Superbonus 110%, mentre altre compagnie le prevedono anche per i bonus minori.
  2. La garanzia postuma deve essere di 5 o 10 anni?
    Il comma 14 art 119 del D.L. 34/2020 ha previsto una postuma di 5 anni ma è anche vero che l’Agenzia delle Entrate può effettuare accertamenti entro 8 anni dall’ottenimento del credito d’imposta. Una polizza con una postuma di 5 anni è corretta secondo la normativa vigente, ma non tutela davvero l’assicurato.
  3. Il decreto “Antifrode Bis” ha abolito la possibilità del Multi consumo?
    No, ha semplicemente abrogato il massimale minimo di 500.000 prevedendo che il massimale sia congruo al valore delle attestazioni.
    Se il legislatore avesse voluto vietare la possibilità di sottoscrivere polizze multi consumo, avrebbe abrogato all’interno del comma 14 art 119 D.L. 34/2020 la previsione riguardante la possibilità di estendere la polizza rc professionale all’attività di asseveratore.
  4. Una polizza R.C. Professionale Tecnica copre l’asseveratore in ambito di Superbonus 110%?
    Purtroppo, non c’è una risposta univoca. Tale copertura dipende da quanto previsto dalle singole compagnie, dunque va verificata di volta in volta. Il 98% dell’offerta assicurativa, comunque, non prevede copertura per le attività del D.L. 34/2020 con la sola polizza R.C. Professionale. Resta, possibile, e anzi assolutamente consigliabile, stipulare delle polizze ad hoc.

Nel prossimo paragrafo, affrontiamo un tema caro agli intermediari: i nostri esperti hanno evidenziato le giuste informazioni da tenere a mente durante la consulenza commerciale.

Le giuste domande da fare nell’assunzione del rischio

Il team Plurima ha raccolto i dubbi degli intermediari iscritti alla piattaforma e ha pensato di stilare una breve lista di argomenti utili per chi vuole offrire la giusta consulenza al proprio cliente in cerca di copertura.
Queste domande nascono in seno all’esperienza sul campo: sempre in contatto con i professionisti del settore, il nostro team di esperti ascolta le domande più frequenti per dare agli intermediari i suggerimenti pratici da applicare in fase di consulenza commerciale.
Ecco cosa dicono i nostri esperti in merito alle domande più adeguate nell’assunzione del rischio per le asseverazioni:

  1. chiedere quali sono i progetti da asseverare: per valutare la soluzione migliore tra una multi consumo e una single project;
  2. domandare al cliente se esistono precedenti coperture assicurative;
  3. conoscere il valore dei progetti da asseverare: il massimale deve essere congruo al valore dei progetti;
  4. chiarire se si tratta di asseverazioni per Superbonus 110% o, invece, per bonus minori: in questo modo, all’intermediario sarà possibile verificare la polizza più idonea e completa.

Entrare a far parte del network di Plurima ha numerosi vantaggi: gli intermediari iscritti alla piattaforma, infatti, possono facilmente richiedere il parere degli esperti del settore, godendo anche dei benefici di una rete digitale che snellisce i processi ed è costantemente informata sulle novità del mondo assicurativo.