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Formato dalle parole “insurance” e “technology”, il termine insurtech va a identificare tutto ciò che è innovazione technology-driven in ambito assicurativo.

Dopo diversi step, oggi in epoca di industria 4.0 la tecnologia digitale ha imposto un rinnovamento della cultura aziendale, dei  processi, della gestione dei dati e della relazione con i clienti. Anche il settore assicurativo, così come quello della finanza, ha iniziato a usufruire degli strumenti digitali – software, applicazioni, start-up, prodotti, servizi online –  che hanno modificato lentamente i modelli di business.

A dare una sferzata decisiva alla digital transformation è stata, per ovvi motivi, la pandemia globale che ha velocizzato l’applicazione delle tecnologie digitali nell’universo assicurativo. Si tratta di una relativa novità; certo è che il fenomeno sta percorrendo la strada della crescita, in campo internazionale e italiano.

Ampliamo il glossario di Plurinews con l’approfondimento dei nostri esperti, in quanto dai dati emergono interessanti prospettive sul futuro del settore assicurativo.

Continua la lettura per scoprire cosa significa insurtech, quali sono le nuove sfide del mercato assicurativo e cosa devono aspettarsi gli intermediari dallo stato attuale del  panorama italiano.

Che cos’è l’Insurtech?

Come abbiamo anticipato, il significato di insurtech va a unire, nello stesso termine, due strade: il processo di digitalizzazione delle pratiche del settore assicurativo – tra cui, la sottoscrizione e l’emissione delle polizze, la gestione del rischio, la consulenza – e l’impiego di tecnologie come l’intelligenza artificiale, il cloud, i Big Data Analytics e molte altre.

Ad aver aperto le porte verso il digitale è stato il settore finanziario del fintech, in cui le insurtech possono considerarsi comprese.

La digitalizzazione ha portato a cambiare, come nel mondo della finanza, il modello lavorativo: anche gli intermediari assicurativi sono coinvolti nel processo di trasformazione e rappresentano un valore aggiunto nel nuovo scenario digitale.

Il settore dell’insurtech può godere di numerosi investimenti che mirano ad aumentarne la competitività, altrimenti compromessa dall’arretratezza in materia di digitale, e a rispondere alla domanda che, ad oggi, si propone rinnovata nella richiesta di servizi adeguati e prodotti.

Il panorama italiano delle insurtech

Anche in Italia, il panorama delle insurtech è in crescita, nonostante si registrino pochi successi tra le startup del settore assicurativo in merito all’acquisizione di finanziamenti.

In questo quadro rientra Plurima come eccezione: la nostra insurtech, infatti, è stata l’unica tra le startup siciliane del settore a ricevere gli incentivi 2021 smart&start di Invitalia, per il progetto ambizioso di avvicinare il mercato assicurativo alla tecnologia.

In generale, però, il raffronto con gli altri paesi europei mostra come le nuove imprese del settore italiano non raggiungono i numeri di Francia, Germania e Inghilterra mentre si registra un grande gap d’investimento: per fare un esempio, le cifre per il 2021 ammontano a 882 milioni di euro investiti in startup in Inghilterra a fronte di 17 milioni per quelle italiane. Il panorama delle insurtech ha una grande sfida da vincere: la trasformazione digitale è caratterizzata da grande velocità per cui gli attori del settore devono adeguarsi alla rapidità del cambiamento e alle nuove richieste del mercato con la creazione di nuovi strumenti e competenze.

Come già anticipato, il lavoro degli intermediari assicurativi non è minacciato dal nuovo scenario, anzi. In Italia, la percezione generale del consumatore finale è quella di avere ancora bisogno di una persona fisica che dia supporto anche nella scelta di una polizza digitale. Non viene meno, quindi, l’aspetto della consulenza commerciale degli intermediari e la loro capacità di essere un punto di riferimento autorevole in merito al prodotto assicurativo e la stipula della polizza.

Il futuro delle compagnie assicurative e degli intermediari prevede di adeguarsi alla domanda del mercato che, già oggi, chiede assistenza rapida e h24, agilità nell’uso dei dispositivi mobili, videocall in alternativa all’appuntamento in filiale e molti altri servizi adeguati alla fruibilità digitale.

In quanto insurtech, Plurima si propone come soluzione a sostegno degli intermediari: alla richiesta del mercato assicurativo di servizi e prodotti sempre più smart, la piattaforma risponde con strumenti di lavoro creati ad hoc per rendere più efficiente l’interazione con i clienti e più agile la ricerca del prodotto adeguato alle loro esigenze.